Il Palazzo ex Isef, realizzato nel 1938, ospita il Gran Sasso Science Institute, la Scuola Universitaria Superiore in Fisica, Matematica e Scienze sociali.
Nel corso dell’analisi approfondita dello stato di fatto del manufatto e dei danni subiti a seguito del terremoto del 2009, si è rilevata la presenza diffusa di lesioni e distacchi passanti all’attacco tra le strutture in cemento armato e le murature, ben visibili anche sui prospetti esterni.
Questo fenomeno era maggiormente presente al secondo livello dove la quasi totalità delle murature d’ambito hanno subito un fenomeno di ribaltamento verso l’esterno, distaccandosi dalla struttura portante in cemento armato.
La valutazione del consolidamento sismico degli edifici esistenti è stata eseguita sulla scorta delle indicazioni fornite dalle “Norme Tecniche per le Costruzioni” (DM 14/01/2008). Il consolidamento strutturale costituisce il punto di partenza per il ripristino dell’agibilità e per il futuro utilizzo dell’edificio. Il progetto ha previsto la demolizione e ricostruzione di alcune murature in mattoni pieni con interposto cordolo in cemento armato e di tramezzi in laterizi forati del secondo e del terzo livello, fortemente dissestati. Per quanto riguarda le tamponature esterne si è cercato di ridurre al minimo le demolizioni, che hanno riguardato solo le murature non recuperabili o pericolanti. Le restanti murature in mattoni pieni o pietrame sono state consolidate con sistema di cuciture antiribalta.
Per quanto riguarda invece le tramezzature in laterizio si è deciso di demolirle e di ricostruirle con tramezzature in pannelli di cartongesso, ad eccezione dei casi indicati negli elaborati grafici. In particolare si è scelto di ricostruire i tramezzi dei bagni con blocchetti di cemento forati per la presenza dei canali dell’impianto idrico-sanitario.
SCHEDA LAVORO